“La frattura e la mancanza di fiducia venutasi a creare all’interno della Commissione Esteri del Senato tra il presidente e la totalità dei componenti, rappresenta un caso raro nella vita parlamentare del Paese. Una conduzione personalistica, per niente inclusiva fino a divenire improduttiva. È amaro constatare che nonostante le attività di notevole impegno da me svolte, come il ruolo di relatore delle Missioni Internazionali nel 2020 e di componente di diverse delegazioni internazionali, non si sia mai venuto a creare quel clima di condivisione che dovrebbe caratterizzare una commissione così importante.
Il raccordo tipico che svolge con il Governo in politica estera, in seguito alle ultime dichiarazioni del presidente, ha creato un pericoloso scollamento tra l’attività parlamentare e quella di Governo. La frattura latente è divenuta insanabile, proprio con le singolari posizioni assunte circa l’invasione militare dell’Ucraina da parte della Federazione Russa. Ritengo che il presidente della commissione Esteri del Senato non possa divergere oltremodo dalle posizioni politiche assunte dalla Camera di appartenenza. Pertanto, diventa inconciliabile per me proseguire questo percorso. E per evitare sovrapposizioni di politica estera con il presidente, ho deciso di rimettere le mie dimissioni.”
Lo dichiara la senatrice Marinella Pacifico (Coraggio Italia), componente Esteri al Senato.