“Mentre la crisi energetica scaturita dal conflitto tra Russia e Ucraina non accenna a fermarsi, il premier croato Andrej Plenkovic e il Presidente sloveno Janez Jansa tracciano in linea di massima il futuro approvvigionamento energetico dei propri Paesi, con la Croazia che si è resa disponibile a investire nel raddoppio della centrale nucleare di Krsko, in Slovenia.
Mentre a pochi km da noi succede questo, l’Italia cosa fa? Il futuro energetico del nostro Paese è un tema che va affrontato con la massima priorità e sarà necessario vagliare strade nuove per raggiungere almeno una quota significativa di indipendenza energetica. Chissà che anche in Italia non possa essere avviato un dibattito sul nucleare di nuova generazione. Sarebbe ora di cominciare a godere dei vantaggi di questa fonte di energia (che, ricordo, l’UE ha definito come sostenibile) e non solo di condividerne i – seppur minimi – rischi (vedasi appunto la centrale nucleare di Krsko a poco più di 200 km da Gorizia). Italia, noi che facciamo?”.
Lo dichiara in una nota il deputato di Coraggio Italia Guido Germano Pettarin.